Spiegazioni – Prima parte

di cristinadellamore

Io sono andata da sola in moto, lei ha preso la metro con la cugina, finalmente convinta a lasciare la madre nelle mani si spera competenti di infermieri e medici dell’hospice a casa del diavolo, venti chilometri da casa nostra, però c’è, appunto, la metro ad un passo.

Si suppone che io faccia prima, quindi non appena arrivo a casa devo mettere su l’acqua per la pasta e preparare qualcosa di gradevole; facile a dirsi, a parte tutto il resto con trenta gradi al tramonto l’unico comfort food che mi viene in mente è il calippo.

E poi ci metto molto di più del previsto, la tangenziale è un incubo di buche e di pazzi che mi sfiorano ai centoventi all’ora, evidentemente frustrati perché sono dovuti restare in città, poi trovo tutti i semafori rossi, e insomma riesco appena a sostituire camicetta, jeans e scarpe da ginnastica con la vestaglietta da casalinga più o meno disperata e ad accendere lo scaldabagno quando sento la chiave nella serratura.

Lei accetta il mio abbraccio, lo ricambia e attira la cugina che non ha più gli occhi persi nel nulla, sono rossi, ha pianto ma non è certamente una sorpresa, ma sono anche brillanti, ed il sorriso non è stereotipato.

“Il viaggio è stato lungo ma tranquillo, abbiamo chiacchierato a lungo. Noi ci cambiamo, tu facci una sorpresa, amore”. D’accordo, ha qualcosa in mente e sicuramente me lo spiegherà, adesso mi metto al lavoro ed avrò il mio premio.

Ne ho già un assaggio, come due liceali lei e la cugina si infilano assieme in camera da letto ma lei lascia la porta aperta, per aiutarmi a tenere la mia gelosia; so che stanno cercando nei cassetti, potrà andare bene alla nostra ospite qualcosa che indossa lei, non certamente una mia maglietta che le cadrebbe addosso da tutte le parti.

Vediamo, vorranno anche il tempo di lavarsi, e non pretenderanno certamente un minestrone bollente. Insalata di pasta, quindi, carboidrati presentati con grazia e giudizio.

Non trovo le farfalle, andranno bene i fusilli. I pomodorini di Pachino ce li abbiamo, ci sono anche le olive nere ma niente ciliegine di mozzarella. Poco male, c’è il filetto di salmone al naturale, la preparo di mare e non di terra, ci sono anche le alici di Cetara, un po’ di lavoro per sfilettarle, poi origano, aglio e l’olio extra vergine venduto a peso d’oro che usiamo solo a crudo.