Lei ha passato nello scanner fatture e ricevute, bollette e documenti, e mandato tutto al commercialista, e mi guarda di sottecchi, comodamente affondata in poltrona, mentre affronto il sito dell’Agenzia delle Entrate. C’è il mio 730 precompilato, ma raggiungerlo è una specie di videogioco, mi sento molto Lara Croft alle prese con mostri vari e trabocchetti di ogni genere: quando l’azienda deciderà di offrirci un servizio del genere sarà sempre troppo tardi.
Dopo aver scansato una piscina piena di piranhas, o qualcosa del genere, raggiungo finalmente la mia dichiarazione dei redditi. Vediamo, c’è lo stipendio, ci sono le trattenute, mancano ovviamente le detrazioni. Lei mi ha spiegato cosa e come fare, ho raccolto tutti gli scontrini della farmacia in un mucchietto ordinato, e ho fatto la somma, due volte: ora devo capire come fare ad inserire il totale, e dove.