Pubblicato per la prima volta il 14 gennaio 2015: questa è una delle rare occasioni in cui la nostra amica Cristina non mette in scena la sua lei – Stella. Ma la chiacchierata tra due amiche non è per questo meno interessante.
Mario Siniscalchi
Dunque, quella sera la mia collega ed amica non aveva voglia di tornare a casa. Io, invece, sì, come sempre. Ma aveva bisogno di parlare. E allora aperitivo, salatini e chiacchiere.
Sara* : “Vedi, Paola* sta benissimo, la pancia cresce, ogni mattina si sveglia felice ed ancora più bella”.
Io: “Sono contenta, dobbiamo venirla a trovare, chissà se lei non si convinca a lasciarmene fare uno”.
S. : “Io meno. Condivide meno, è chiusa in se stessa, le basta questo bambino. La notte la sento che parla”.
Io: “Parla da sola?”
S. : “No, parla con il bambino, gli racconta come ha passato la giornata. Sono cose che a me non dice più, ormai”.
Io: “Ma tu gliele chiedi”?
S. : “Per la verità, è un po’ che le parlo meno, arrivo a casa, la saluto, la bacio e scappo in palestra”. (Attimo di imbarazzo, beve in un sol sorso lo spritz e ne chiede un altro, ed io mi preoccupo un po’ perché contavo su un passaggio per tornare a casa.)
Io: “E lei non viene con te”?
S. : “Lei fa ginnastica al mattino presto, prima di uscire. E prima che me lo chiedi, ci resto solo mezz’ora, poi faccio la doccia, mi metto la tuta e la aiuto in cucina”.
Io: “La tuta, capisco”.
S. : “Perché la porta anche lei, così è più comoda. Ma sai che a parte la pancia non è ingrassata per niente”?
Io: “Paola sarà in forma anche il giorno prima del parto, ne sono certa”.
S. : “E poi c’è il sesso, ovviamente”. (Incredibilmente arrossisce, e sì che ci conosciamo fin troppo bene.)
Io (sorridendo complice): “Allora è vero”.
S. : “Cosa”?
Io: “Che quando aspetti crescono le voglie”.
S. : “Non lo so, da quando abbiamo avuto la certezza non lo facciamo più”.
Io (allibita): “Ma come? Eravate così affiatate”.
S. : “Cioè, la dottoressa ci aveva detto di essere un po’ caute, almeno i primi due mesi, e allora non l’abbiamo fatto per niente. Poi, cosa posso dire, non se ne è più parlato. Ti invidio un po’, adesso, si vede che con lei andate sempre alla grande”.
Io (mi spremo le meningi per trovare qualcosa di intelligente da dire): “E perché non ne parlate? Anzi, perché non lo fate e basta”?
S. : “Sai, mi sono sempre chiesta cosa succede in una coppia etero. Magari lei si vergogna, a lui fa schifo il pancione, i seni gonfi. E magari lui va a puttane, lei ci prova con l’idraulico, insomma, cose così”.
Io: “Paola si vergogna?”
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