Solo per amore

La vita, l'universo e tutto quanto

Mese: aprile, 2021

Io viaggio da sola

by cristinadellamore

La nostra amica Cristina ha pubblicato questo post per la prima volta il 21 gennaio 2015. Io non ho niente da aggiungere.

Mario Siniscalchi

Anche se preferirei essere in compagnia, su questo Frecciarossa che mi porta verso Milano più o meno a trecento all’ora. Viaggio di lavoro, due notti e due giorni fitti di incontri e riunioni, e lei a seicento chilometri da me, e il wi-fi funziona anche maluccio, ogni tanto cade la linea, non riusciamo videochattare sul social network (no, non quello bianco e blu, quell’altro).

Stamattina lei mi ha dato un lungo bacio, sulla porta di casa, profondo, affamato, e lo ha accompagnato con una carezza molto intima, che mi ha fatto desiderare di tornare dentro e togliermi le mutandine. Ho sentito il suo sapore ed il suo tocco per tutta la giornata che ho passato per metà al telefono con i clienti e per metà in noiosissime riunioni.

Affondata in questa poltrona sento ancora adesso che lei è accanto a me. Ho rinunciato ad internet e rimesso il phablet aziendale in borsa, e le mie dita hanno incontrato una setosa morbidezza che non era la fodera dello scomparto.

Mi alzo un po’ barcollando e caracollo verso il bagno, faccio appena in tempo ad chiudermi dentro che mi arriva un messaggio. Assieme al phablet estraggo le sue mutandine, quelle che ha indossato ieri, le stringo in pugno e leggo: “Sicura che hai trovato il mio pensiero. Sono con te”. Completato con un cuore, ed io so quello che devo fare.

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Liberi – Amo

by cristinadellamore

Lo so, oggi è il giorno dell’aggiornamento su wattpad, ma è anche il 25 aprile, ed ecco il post pubblicato dalla nostra amica Cristina in questo giorno dell’anno 2015.

Mario Siniscalchi

La libertà è donna

partigiane

Caccia grossa

by cristinadellamore

Pubblicato per la prima volta il 20 gennaio 2015: un nuovo bozzetto di condivisione, per ricordare la nostra amica Cristina e la sua lei – Stella.

Mario Siniscalchi

L’altra mattina, mentre facevo la doccia, lei invece di aspettarmi con l’accappatoio aveva già cominciato ad affaccendarsi in cucina. L’ho raggiunta, ancora gocciolante, e l’ho trovata che consultava un vecchio libro – sì, proprio uno di carta – e brontolava qualcosa.

“Vestiti e vieni a darmi una mano, oggi cuciniamo una cosa complicata”, mi ha detto. Era un ordine, come solo lei può darmene, ed io ho obbedito.

Mi ha spiegato con più calma, dopo avermi baciata. La nonna era bravissima in cucina, ma lei non ha fatto in tempo ad imparare tutto quello che avrebbe voluto; il librone un po’ ingiallito era la raccolta di ricette con le sue note, e insomma, visto che è stagione facciamo il ragù di cinghiale.

“Nonna cucinava benissimo, e tra natale e capodanno preparava sempre lepre, fagiano o cinghiale, a seconda di quello che trovava il nonno da un macellaio di fiducia in centro. Io ho trovato il cinghiale, quindi diamoci da fare”.

Nominata sul campo aiuto chef, mi sono immediatamente calata nel ruolo. Quasi un chilo di cipolle mi aspettava minaccioso; le ho pelate senza trattenere le lacrime, che lei ha gentilmente leccato una per una.

Intanto un generoso tocco di burro si scioglieva sul fondo di un capace pentolone e lei ha tolto dal frigo un contenitore di vetro: dentro c’era una poltiglia rossa nella quale erano immersi dei pezzi di carne. Molto poco invitante.

“E’ la marinata, l’ho preparata ieri sera, prima di andare a letto. Vino rosso, aglio, alloro, bacche di ginepro, la nonna non ci metteva l’aceto perché al nonno non piaceva. Ha scritto anche un altro appunto, dice che anche se il libro invita a buttarla via lei la conservava per la cottura, per sentire di più il selvatico”.

Le cipolle cominciavano ad appassire, e con gesto deciso lei ha svuotato il contenitore nella pentola e alzato la fiamma. Il profumo forte e gradevole che ha subito invaso la piccola cucina prometteva bene. Poi ha aggiunto acqua, fino a coprire la carne e le cipolle, un dado ed un cucchiaio di concentrato di pomodoro.

“Adesso è solo questione di pazienza, deve cuocere e stracuocere finché le cipolle si consumano tutte”, ha affermato; ha abbassato la fiamma al minimo, mi ha abbracciata di nuovo e gentilmente guidata in camera da letto.

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Privo di titolo

by cristinadellamore

In una nuova domenica di pioggia ho aggiornato su wattpad la storia incompiuta della nostra amica Cristina, superando l’uggia e soprattutto la tristezza della giornata.

Mario Siniscalchi

Paola (Dialogo quasi socratico sulla gravidanza e non solo)

by cristinadellamore

Pubblicato per la prima volta il 18 gennaio 2015, è un simpatico bozzetto che in qualche modo segue quello quasi dallo stesso titolo e che ho ripubblicato qualche giorno fa, dedicato alla moglie della deuteragonista (Sara). La nostra amica Cristina si diverte e ci diverte.

Mario Siniscalchi

Sia ringraziato l’inventore degli auricolari per il telefonino.

Paola*: “Grazie per aver risposto subito. Volevo invitarvi per sabato, il primo giorno di carnevale, tu e tua moglie. Festeggiamo, ti va?”

Io: “Figurati, ho visto il tuo numero e sono felice di sentirti”. (E’ vero. Sballottata in un autobus strapieno, unico schermo a mani adunche ed arroganti il piumino che mi ha regalato lei, una chiacchierata è il modo miglior per passare il tempo, e lei non mi chiama mai: dice che non vuole controllarmi, ma io so che non è proprio vero, in realtà ha una certa fobia del telefono da quando ricevette una certa telefonata, ma questa è un’altra storia.)

P.: “Festa in maschera, mi raccomando. So che il preavviso è poco, ma conto sulla vostra creatività che ben conosco”.

Io: “Faremo del nostro meglio per non deluderti”.

P.: “L’anno scorso eravate bellissime, ci conto. E sai, visto che ne stiamo parlando, credo proprio di doverti ringraziare”.

Io: (Schivo una palpata sulle tette girandomi su me stessa, una veronica da torero) “E per cosa?”

P.: “Sara* è cambiata, sai”.

Io: “E cosa c’entro io con tua moglie?”

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Ripartenza

by cristinadellamore

Qui il nuovo capitolo della storia incompiuta della nostra amica Cristina, in una domenica che più che di metà aprile sembra di metà dicembre e con le strade bloccate, nel quartiere, dalla gara delle auto elettriche.

Mario Siniscalchi

Dov’era l’ombra

by cristinadellamore

Pubblicata per la prima volta il 17 gennaio 2015, un’altra scheggia di affetto, condivisione e memoria da parte della nostra amica Cristina.

Mario Siniscalchi

Avevamo trovato un avviso, quella mattina, uscendo di casa. Il condominio aveva finalmente deciso, bisognava tagliare le due magnolie che, piantate lì sulla fine degli anni ’50, al momento della costruzione del palazzo, arrivate ormai all’altezza del quarto piano ombreggiavano sì il vialetto di accesso ma con le radici avevano devastato l’ingresso carrabile.

Rapido ed indolore, al nostro ritorno a casa non c’erano più, solo due grossi ceppi al livello del suolo, ed l’allegro portinaio filippino che raccoglieva qualche ramo sfuggito agli operai che avevano portato via il resto.

A lei era scappata qualche lagrimuccia, aveva gli occhi un po’ rossi, e dopo aver accettato il mio bacio mi ha spiegato perché.

“Li avevo visti lì da sempre. Io qui ci sono nata, capisci, ed era una cosa che mi univa ai miei genitori. Quando l’ho raccontato a mio fratello, gli ho mandato una mail, ci è rimasto male anche lui”.

Non c’era che da darle un altro bacio, farla accomodare sul divano e lasciarla parlare; come adoro fare, mi sono accovacciata ai suoi piedi, il capo sulle ginocchia. La sua mano mi carezzava la nuca e intanto mi raccontava di quando giocava col padre, che faceva finta di arrampicarsi lungo i tronchi o la alzava tenendola per la vita per farle toccare qualche ramo, e di quando la madre le diceva di non toccare le foglie cadute per il vento perché potevano essere velenose.

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Festa comandata

by cristinadellamore

Lo so, oggi era il turno del capitolo su Wattpad e di qualche considerazione, ma ho ceduto alla tentazione ed ho deciso di pubblicare questo post, apparso per la prima volta il giorno di pasqua del 2015.

Auguri.

Mario Siniscalchi

Ieri sera lei ha confabulato a lungo con suo fratello, con la scusa di fare il bagnetto a Leo. Io sono stata gomito a gomito con mia cognata, abbiamo rassettato la cucina e organizzato qualcosa per il pranzo di Pasqua.

Ho scoperto anche che mia cognata è una cuoca raffinatissima, che deve aver seguito più di un corso di cucina a livello quasi professionale, interessante passatempo per un avvocato, e che ci ha promesso per il pranzo pasquale un cosciotto di agnello secondo una complicatissima ricetta francese. Ho scoperto anche che le cose vanno benissimo, tra lei ed il marito, e ne avevo avuto una prova la sera prima, in effetti.

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