Caldo
by cristinadellamore
Nonostante tutto, anche oggi ho pubblicato il nuovo capitolo della storia fantasy della nostra amica Cristina. Di nuovo, è sparito il pulsante di condivisione, quindi lo trovate qui
Mario Siniscalchi
Pubblicato per la prima volta il primo di aprile 2015 – che era anche il giorno del compleanno della nostra amica Cristina – ecco un altro dei post che in quel periodo andavano di moda nelle comunità di WP: fondamentalmente una catena di Sant’Antonio, citarsi e ricitarsi tra amiche. La nostra amica Cristina ci si divertiva tantissimo e trovava sempre il modo di parlare della sua lei – Stella.
Mario Siniscalchi
Con molto piacere sono stata taggata da Roberta Chellin del blog https://mammatester.wordpress.com/ per questo gioco primaverile con il tag #hellospring che vede coinvolte noi donne blogger, e che consiste nell’illustrare accessori, prodotti di bellezza e quant’altro che già possediamo o che desideremmo acquistare proprio per celebrare l’inizio della primavera.
Il tag è stato creato da Giulia del blog https://vanigliavintage.wordpress.com.
Altra domenica rovente che ho trascorso chiedendomi se fosse giusto o no andare al mare; quando ho deciso per il sì, era ormai troppo tardi.
Però ho pubblicato 8il nuovo capitolo della storia fantasy della nostra amica Cristina.Mario Siniscalchi
Si avvicinò un po’ di più a re Szibelis e si chinò per guardarlo negli occhi. ”Hai idea di come sarà la tua esecuzione?”, chiese Belladonna. Il Re Prigioniero scosse la testa. “Per il momento sappi che sarà lunga e dolorosa, per te e per un gruppo di soldati Elfi che ti faranno compagnia e verranno castrati pubblicamente. E sarà doloroso per l’intero popolo Elfico: senza guida, senza fiducia, armate allo sbando alla mercé degli Uomini trionfanti; quanti giovani Elfi verranno castrati e mandati a morire nelle miniere, quante giovani Elfe verranno avviate ai bordelli? La vendetta della Regina Nera sarà terribile, non ci sarà nessuno che ne fermi la mano. Ti sto dicendo cose che già sai, ma non sei mai stato famoso per la tua intelligenza, hai sempre voluto essere un soldato, meglio ripetere ed essere certi che tu capisca”. Re Szibelis scosse il capo ed emise
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Conosco anche io questo ristorante, che purtroppo non c’è più, ha prima cambiato gestione, poi nome, poi ha chiuso: un peccato, non solo per l’ottima cucina. Ma la storia che ci racconta la nostra amica Cristina, pubblicata per la prima volta il 29 marzo 2015, è bellissima.
Mario Siniscalchi
E’ un gioco che ci piace fare, quando siamo al ristorante, o in un negozio; ci inventiamo le storie delle persone che incontriamo. Stasera al ristorante c’è il pienone, anche se si fa presto, non c’è posto per più di quaranta persone, ed è meglio così, servizio curato e personalizzato.
Due tavoli più in là, uno strano terzetto attira la nostra attenzione: un uomo sulla quarantina, correttamente in giacca e cravatta, e due giovani cinesi, un ragazzo bruttino, tutto orecchie a sventola e denti sporgenti, ed una ragazza molto carina, con i lunghi capelli lisci, una bocca da baciare ed un bel seno messo in evidenza da un maglioncino attillato. Cosa ha condotto quei tre allo stesso tavolo, a mangiare con evidente entusiasmo gli antipasti di pesce crudo e cotto che il direttore di sala porta loro senza soluzione di continuità?
Oggi caldo, molto caldo, e voto per i referendum popolari. Io sono andato a votare, non mi piace l’idea di buttare la palla in tribuna, e credo non sarebbe piaciuto neanch alla nostra amica Cristina e alla sua lei – Stella.
Ho anche pubblicato il nuovo capitolo della storia fantasy sul blog dedicati.Mario Siniscalchi
Rebon era stato, come sempre, di parola. Nessuno fermò Belladonna all’ingresso della palazzina che ospitava lo Stato Maggiore, i lancieri di guardia salutarono rumorosamente quando imboccò il corridoio lievemente in discesa che portava alle vecchie scuderie, così come salutò il graduato che era di servizio davanti alla doppia porta di legno che, chiusa, sbarrava il corridoio. Un alfiere aveva spiegato all’Elfa che i nobili del Regno Nero erano soliti percorrere quel corridoio a cavallo, al trotto, per attendere nell’atrio, in arcione, gli ospiti; l’interlocutore era degno di fede, provenendo dalla piccola nobiltà ed essendo probabilmente cresciuto in una abitazione simile a quella, in qualche altra provincia, ma Belladonna aveva difficoltà a credere ad una simile ostentazione.
Il graduato aprì la doppia porta e Belladonna si avviò nell’ampio locale diviso da pannelli di legno, nel quale ancora aleggiava un odore, non sgradevole, di cuoio, paglia e strame e che aveva ospitato…
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Seduzione, condivisione, complicità: l’amore della nostra amica Cristina per la sua lei – Stella – era fatto di tutto questo e di molto altro. Ce lo racconta molto bene in questo post pubblicato per la prima volta il 28 marzo 2015.
Mario Siniscalchi
“Anche se non è ancora stagione non per questo dobbiamo essere sciatte”.
Lei lo ripete come un mantra, il che significa gambe e ascelle depilate, e smalto alle unghie dei piedi, con verifica settimanale. Una specie di ispezione, tipo il sergente istruttore di Full Metal Jacket, ma con qualche libertà in più: nel senso che per controllare non c’è modo migliore di sfiorare la pelle delicata con labbra gentili.
Ci ispezioniamo a vicenda e poi giunge il momento della rasatura. Il gioco continua, anche perché abbiamo deciso di imparare finalmente a raderci da sole, con l’aiuto del grande specchio della camera da letto, e non mi riesce facile, sotto i suoi occhi attenti e innamorati; credo che anche lei abbia lo stesso problema, io quando la guardo mi mordo le labbra e stringo i pugni, ho sempre paura che si tagli, ma le sue dita fanno danzare il rasoio con eleganza sulla carne che, anche in quegli istanti, vorrei baciare.
Anche questa , sto domenica ho pubblicato il nuovo capitolo della storia fantasy della nostra amica Cristina. Qui fa molto caldo ma ancora non me la sento di andare al mare, sto attraversando come un brutto momento fatti di ricordi e rimpianti.
Mario Siniscalchi
Belladonna percorreva a grandi passi il corridoio del sotterraneo adibito a prigione. Aveva dato appena un’occhiata a quella in cui riposava la Regina, che era stata appena munta e veniva ora gentilmente lavata da Tessa, con Toson fermo sulla soglia, e a quella accanto, nella quale era ancora incatenata al soffitto la Strega che non aveva voluto parlare. Rebon le aveva riferito che i lancieri avevano ottenuto di usare la prigioniera, ma senza farle troppo male. Dal pallore diffuso della pelle sulla quale spiccavano macchie più scure, l’Elfa si convinse che la Strega ne aveva comunque per poco; non fu per questo che ne era nata una discussione, ma perché in quel luogo, per chiari ordini di Belladonna, non potevano entrare che i fedelissimi della Guardia, e la consegna era stata chiara: non tormentare più la Strega. Il piccolo lanciere aveva allora spiegato che ogni mattina ed ogni sera la…
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Pubblicato per la prima volta il 27 marzo 2015. Che ne dite, vorreste prendere un bel gatto da coccolare? La nostra amica Cristina avrebbe detto di no, pretendeva l’esclusiva delle coccole.
Mario Siniscalchi
Tra le tante cose che lei mi ha gentilmente insegnato c’è anche apprezzare un buon bicchiere di vino. Intendiamoci, niente di complicato, né io e né lei siamo in grado di distinguere un annata da un’altra di Brunello o Sassicaia (che tra l’altro costano troppo, e non compriamo), e nemmeno possediamo l’immaginifico vocabolario dei grandi esperti. Sono però in grado, grazie a lei, di riconoscere un buona bottiglia e di abbinare senza troppi errori il vino al cibo.
Ogni sabato pomeriggio passiamo una mezz’oretta nell’enoteca a due passi da casa, dopo aver deciso che il grande supermercato dell’alimentare di lusso è troppo dispersivo ed altre famose enoteche della Capitale in realtà non meritano il viaggio.
In una domenica rovente, alla fine di una settimana rovente (con la sola esclusione di sabato sera), ho pubblicato sul blog dedicato la nuova parte della storia fantasy della nostra amica Cristina. E di nuovo è scomparso il pulsante di condivisione, e non capisco perché.
Mario Siniscalchi
Una dichiarazione di amore, pubblicata per la prima volta il 26 marzo 2015. La nostra amica Cristina scriveva per noi, ma anche per sé stessa e per la sua lei – Stella – e questo ne è forse l’esempio migliore.
Mario Siniscalchi
Lei stasera fa tardi; mi ha avvertita, non sono preoccupata, ho il tempo di prepararle una cenetta un po’ più curata e di farmi trovare pronta per lei, profumata e, per una volta, truccata.
In cucina è tutto pronto, la tavola è apparecchiata ed io sono in bagno; dopo la doccia mi piazzo davanti allo specchio e non mi riconosco, per un istante. Sono proprio io, con quel sorriso, quegli occhi, quella pelle così liscia e curata?
Sì, lo sono. Decido che non ho bisogno di trucco e rimango ferma ad ammirarmi: scopro per la prima volta, forse, come mi vede lei, perché nell’attesa è lei che sono diventata, almeno in parte. Non mi muovo, così come mi trovo la parte di me che non è lei prende ad inseguire un pensiero. E’ una domanda che ho sempre avuto paura di farmi, e cioè cosa significa questo amore, per lei e per me.
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Mi piace essere la cosa giusta nel posto sbagliato e la cosa sbagliata nel posto giusto, perché accade sempre qualcosa di interessante. Andy Warhol
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Essere altrove da memoria trafitta / come nube leggera di gravità arresa . / Essere pensiero bisbigliante e concavo / di pace bramosa in stallo fra le risposte. ©Runa
Rebecca Lena
Parlerò di me della mia follia I miei pensieri e sogni irrealizzabili vi sfido a seguirmi
Il disordine non esiste.
Un buco nell'acqua, mica facile a farsi
Lo stagismo è il primo passo per la conquista del mondo.
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