NERO (Una storia suggerita da lei, completamente di fantasia) – Sesta parte

by cristinadellamore

Da dietro, mi dice il bersaglio, pago il doppio. Niente da fare, devo poter controllare la situazione; lo fronteggio e gli dico di togliermi le mutandine. Abbocca.

Perfetto. Ginocchiata in faccia, il sangue che schizza da tutte le parti (capite adesso perché prediligo il nero? Il sangue non si nota), e completo il movimento afferrando il coltello dallo stivale. Glielo piazzo alla gola e improvvisamente questo qui non ha più voglia di incularmi, ma che strano. Gli viene voglia di parlare, invece, e in due minuti, più in fretta di una sveltina, so tutto quello che devo sapere. Augurandomi che nessuno debba pisciare lo lascio abbracciato alla tazza del cesso e lo chiudo dentro, per garantirmi quei dieci minuti di cui ho bisogno. L’alternativa sarebbe stata ammazzarlo, ma non è il caso: in fondo è solo un piccolo malavitoso di mezza tacca coinvolto in un gioco di cui non conosce le regole e neanche gli altri giocatori.

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