La confessione
by cristinadellamore
Non credo ci siano commenti da fare: è semplicemente bellissimo. Pubblicato per la prima volta il 1 febbraio 2015.
Mario Siniscalchi
Avevo fatto tardi, l’ennesima inutile riunione si era prolungata in maniera assurda, poi l’autobus che non passava mai, poi il traffico, e insomma non ne potevo più, mentre aprivo la porta di casa sognavo solo un bacio da lei e poi una vasca d’acqua bollente.
Lei mi aspettava nell’ingresso, aveva addosso solo la maglietta bianca che le arriva quasi alle ginocchia e mi è subito sembrato strano, visto che era una serata fredda. L’ho abbracciata, l’ho baciata ed ho sentito le sue labbra fredde contro le mie.
Poi si è liberata dal mio abbraccio ed è elegantemente scivolata in ginocchio davanti a me. Ha appoggiato la fronte contro la mia gamba ed ha parlato a voce bassissima.
“Devo parlarti, ed è una cosa seria”, ha detto.
Sono rabbrividita, lì com’ero, con il piumino ancora addosso, la borsetta che penzolava da un braccio, gli stivaletti umidi improvvisamente diventati gelidi e troppo stretti. Come una sonnambula ho lasciato cadere la borsetta, fatto scivolare dalle spalle il piumino e mi sono accomodata sulla venerabile poltrona di pelle del bisnonno. Lei si è di nuovo inginocchiata ai miei piedi, ha unito i polsi dietro la schiena, ha chinato il capo assumendo la posizione della sottomessa ed ha parlato.
Insomma, lì sul lavoro, c’è questo giovanissimo praticante che continua a farle la corte, mi ha detto, e oggi, dopo un lungo assedio, lei ha ceduto.