E giustizia per tutte – Seconda parte
by cristinadellamore
(Segue da qui)
“Mi piace quando sei obbediente, amore. Vieni qui, adesso”. Lei si accomoda sullo sgabello e mi fa il grande onore di alzare la gonna: posso sdraiarmi direttamente sulla pelle vellutata delle lunghe cosce tornite di lei e, attraverso la camicetta sottile, sentirne il tepore. I capelli mi cadono sul viso, dopo che lei ha rialzato la mia gonna esponendo il mio culetto incrocio con un certo sforzo i polsi dietro la schiena. Per qualche istante sono solo un grumo di carne e nervi che freme nell’attesa, ho davanti agli occhi la caviglia sottile di lei e mi sforzo per non cercare di baciarla.