Domenica sera

di cristinadellamore

Domenica sera col freddo e la pioggia ad aggiungere tristezza a quella della fine del week end: la cugina è tornata a casa bagnata come un pulcino per aver percorso i pochi metri del passaggio pedonale, e mentre ci affannavamo con asciugamani e phon per arginare il disastro e limitare i danni mi è venuto in mente che dovremo darle un telecomando del cancello, così quando il professore o il trombamico la riaccompagnano possono arrivare con la macchina fino al portone.

Una volta asciugata e decentemente coperta dalla felpa oversize, la cugina si è accomodata accanto a me sul pavimento tiepido di legno, ai piedi di lei che aveva stappato una buona bottiglia di rosso per un brindisi alla prossima settimana; io mi sono tenuta la voglia di baciare i piedini di lei accontentandomi di riscaldarli, li ho raccolti in grembo, dove sono più calda, e li ho coperti con la vecchia felpa verde che indosso a mia volta e che era del padre di lei, morbida, calda e sontuosa; da qui ho anche un meraviglioso panorama sulla bellezza di lei e mi sta venendo l’acquolina in bocca. Ho già deciso che, come ieri sera, la terrò addosso, questa felpa, mentre lei mi farà l’amore.

Dopo due bicchieri a testa la bottiglia è quasi vuota, lei mi sorride con precisi sottintesi negli occhi, io non ho più banalità da dire sul prossimo Black Friday e mi limito a fare qualche carezzina sui polpacci di lei; ci pensa la cugina, che è rimasta in silenzio fin qui.

Insomma, la cugina ci racconta che sta coinvolgendo professore e trombamico in una serata a tre: ancora allo stadio di preparazione, ma la da’ per fatta. A me viene da ridere, lei sembra perplessa; la cugina ride forse un po’ troppo rumorosamente, colpa del vino secondo me, e spiega che il trucco è far credere ai due maschi che l’altro sia un perfetto sconosciuto.

La cugina ha idee grandiose e la prima cosa che vuole è vedere il professore sodomizzato: è convinta che a lui piacerà tantissimo. Poi vuole essere leccata e coccolata dai due partner contemporaneamente e infine essere scopata dal trombamico mentre il professore lo incula. Insomma, un vasto programma.

Io non ho più voglia di ridere, anzi sono un po’ preoccupata. No, nel senso che lo avevo suggerito io, più per scherzo che per altro, e non pensavo mai di essere presa sul serio. Mi chiedo come potrebbe andare a finire una cosa del genere, col professore sottomesso che magari diventa anche cuckhold, e soprattutto come reagirebbe davanti al trombamico che, lo sappiamo, è un superdotato. Guardo lei e mi rendo conto che non è affatto preoccupata, meglio così. Per la verità mi sembra addirittura un po’ eccitata, e allora tagliamo corto, non vedo l’ora di approfittarne.

D’accordo, concludiamo mentre lei si alza in piedi – sì, ha capito benissimo cosa mi sta passando per la testa – la cugina ha la nostra benedizione: però ci deve assolutamente raccontare come è andata a finire.