Progetto G

di cristinadellamore

Ho passato ore a spulciare tabulati ed a fare ricerche on line, anche fuori dell’orario di lavoro. L’idea e’ stata mia, ho fatto fatica anche solo a venderla in direzione. Mi hanno concesso un budget miserabile, ma forse è stato meglio così.

Ho incrociato liste fino a farmi lacrimare gli occhi e ho cominciato ad odiare excel. Ieri, col tempo che stringeva, ho lavorato tutta la notte: lei è rimasta con me, si è accovacciata sul pavimento e mi ha a lungo massaggiato le caviglie.

Con un piccolo aiuto dai nerd della produzione ho finalmente concluso l’inventario delle centinaia e centinaia di locande, affittacamere e bed&breakfast qui a Roma, che ho ipotizzato pronti a disputarsi le briciole del Giubileo che cadranno dalla tavola dei conventi, ostelli e case del Vaticano. Ho verificato che la presenza su internet di queste strutture è quasi al livello dell’età della pietra, con una piattaforma collettiva e siti dall’aspetto elementare, pochi con sezioni in inglese.

E allora perché non provare ad offrire un servizio in più? In produzione è un lavoro che possono fare con la mano sinistra, con tre o quattro schemi di base, completi di e-commerce e di data-base per le prenotazioni.

E allora è mio diritto cliccare sul bottone invio: le mail partono, e non ci resta che aspettare.

Mi sono fatta riprendere mentre lanciavo le mail: una clip di dieci secondi. E’ dedicata a lei, la vedremo stasera, e poi sarò io a prendermi cura di lei.